Non volevo solo creare e vendere vestiti, ma ideare uno stile di vita
Nato dall’idea che si modella sui contorni di un sogno,
Elisabetta Franchi è la mente creativa dell’omonimo brand, che incarna la femminilità ultramoderna districandosi tra imprenditoria, maternità e creatività. Una proiezione che si realizza concretamente con un grande successo internazionale, ma non scevro di ostacoli e difficoltà: la stilista, infatti, ha presto fatto i conti con l’asperità di una vita che ha strappato prematuramente la presenza del proprio business partner e compagno di una vita. Madre da appena un anno, Elisabetta Franchi si è rimboccata le maniche e seguendo un incredibile istinto non solo in ambito creativo ma anche grazie a un taglio imprenditoriale che le ha permesso in breve tempo di ridefinire un’idea di femminilità spesso fraintesa. Oggi Elisabetta Franchi è diventato un vero e proprio brand, gestito dalla società Betty Blue Spa, con oltre 300 dipendenti e che conta almeno 85 negozi monomarca tra Italia ed estero. La stilista, classe 1968 e madre di due figli, inizia la sua avventura vivendo una gioventù in una famiglia modesta di Bologna, agli inizi di un sogno che affonda le sue radici nella propria infanzia.
Elisabetta Franchi, la vita privata della stilista dall’infanzia difficile
Elisabetta Franchi nasce l’8 dicembre 1968 in una Bologna che registra la spinta all’innovazione e al commercio, quarta di cinque fratelli in una famiglia parecchio numerosa, a cui non sono state risparmiate numerose difficoltà. Di umili origini, Elisabetta non rinnega niente del suo passato: dalla passione della madre per coloro che definisce gli “uomini sbagliati”, ai suoi notevoli sacrifici attraverso cui riesce a crescere i figli e a portare avanti la casa, nonostante la pesante assenza di un padre. Ricorda infatti il compagno di allora della madre, da cui si rivede scappare, una bimba di sei anni col timore che quell’uomo ubriaco alzasse le mani troppo facilmente. “Ogni cicatrice mi ha dato la forza di diventare la donna che sono oggi. Chissà se fossi nata in un’altra famiglia, se non avessi superato quelle difficoltà dell’infanzia, chissà se oggi sarei Elisabetta Franchi”, confessa la stilista. Oggi simbolo della maison,
la Betty Doll è ciò che aiuta Elisabetta a far fronte alle difficoltà quotidiane, una compagna di gioco e di momenti di piacevole evasione che rende per un istante reale il sogno di poter vestire donne di classe, bellissime ed eleganti. Elisabetta inizia a studiare con innumerevoli sacrifici all’Istituto Aldrovandi Rubbiani a Bologna, ma non riesce a concludere gli studi: a casa c’era necessità di denaro, così la giovane inizia fin da subito a gettarsi in lavori considerati umili, ma che strutturano la sua sensibilità commerciale. Prima commessa alle bancarelle del mercato bolognese, poi barista, e infine
l’assunzione alla Imperial di Bologna, un’azienda specializzata nel fast fashion. Dalle esperienze a contatto con il pubblico, Elisabetta ha imparato ad ascoltare, prestando attenzione alle esigenze delle consumatrici, e cercando di soddisfare la idea di gusto estetico, dote che si rivelerà fondamentale nel decretare il successo della sua futura maison. È proprio presso Imperial che incontra due persone con una vision da cui trarre ispirazione, e il futuro marito nonché amministratore delegato dell’azienda Sabatino Cennamo, colui che credendo fortemente nella bravura di Elisabetta le concede un prestito per iniziare la sua attività in proprio. Cominciano le basi di quello che diventerà un brand sinonimo dell’eccellenza del Made in Italy nel settore dell’
abbigliamento e degli accessori da donna.
Con chi è sposata Elisabetta Franchi
Ma
con chi è sposata adesso Elisabetta Franchi? L’attuale marito si chiama Alan Scarpellini, ed è stata la prima fiamma di gioventù della stilista: conosciutisi negli anni dell’adolescenza, lei lo ha ritenuto troppo immaturo, separandosene per poi convolare a nozze con Sabatino Cennamo. Si sono ritrovati dopo la sua morte, talmente affiatati che Elisabetta confessa:
Ho avuto due uomini che mi hanno amato alla follia
Elisabetta Franchi, dal piccolo atelier alle prime collezioni di vestiti
Una società che vale 117,2 milioni di euro stando al fatturato, con 15,1 milioni di utile registrato e operatività con margine di 21 milioni di euro. Un vero e proprio impero che nasce a Bologna nel 1998, ma è già
nel 1996 che Elisabetta Franchi, a soli 28 anni, apre un piccolo atelier dove comincia a dare forma a quell’impero che in meno di un decennio riuscirà a realizzare. Appena cinque collaboratori per realizzare i primi capi, e in due anni vede la luce
Betty Blue S.p.A. che lancia sul mercato
CELYN b, nome identitario di una collezione che cattura il fascino dell’atmosfera parigina e fa intravedere timidamente la presenza della stilista. La lettera “b”, infatti, sta per “Betta”, il soprannome di Elisabetta Franchi. Subito sono chiare due tendenze che rimarranno chiaramente la
dichiarazione di stile del brand, ovvero la sensualità mescolata a un’eleganza a tratti upper class. È il 2012 quando la stilista e designer sceglie di firmare le collezioni con il suo nome, Elisabetta Franchi, che incontra il successo in pochi anni se si considera la difficoltà di farsi strada in un mondo a tratti saturo e a tratti già tanto, forse troppo strutturato, dove spesso sono i grandi nomi a spopolare lasciando poco spazio ai brand new talents. Situata in una struttura appartenuta ad un ex azienda farmaceutica, Elisabetta Franchi tocca anche interni e pareti con la sua passione per la bellezza e il design, rivoluzionando non solo la location dove le sue collezioni vedono la luce, ma anche il mercato a cui vengono destinate.
Elisabetta Franchi: la nuova collezione di abiti, accessori, borse e gioielli
Seducente ma mai volgare,
le linee di abiti Elisabetta Franchi sono realizzate secondo l’idea di valorizzare la sensualità delle forme senza provocare, ma senza nemmeno dimenticare qualche dettaglio accattivante, come una scollatura a cuore o uno spacco opportunamente esibito. Innovativa, elegante e a tratti con tocchi d’eccentricità retrò, Elisabetta Franchi inizia presto ad ampliare le collezioni tuffandosi nella produzione di
borse, scarpe ed altri accessori come i bijoux. Maison che non dimentica le tematiche ambientaliste, le collezioni Elisabetta Franchi rispecchiano il
profondo amore della stilista nei confronti degli animali. Sulle passerelle infatti non sfilano pellicce naturali, ma solo inserti in
ecopelliccia, oltre a dimostrare interesse nelle tematiche ecologiste. Elisabetta Franchi sostiene infatti il progetto Dog Hospitality, ovvero il permesso accordato ai dipendenti di portare i propri amici a quattro zampe sul luogo di lavoro, oltre a collaborare attivamente con LAV – Lega Antivivisezione. Una passione, quella che la designer mostra in ogni suo progetto e in ogni collezione, definita dalla stessa la benzina del cuore, una costante che l’accompagna in ogni ambito della sua vita, dalla famiglia alle battaglie ambientaliste. Ma Elisabetta Franchi è anche una donna molto concreta e ammette che da sola, la passione non basta: determinazione, sacrificio, talento; sono questi gli ingredienti che permettono alla passione di portare avanti i progetti e ai sogni di materializzarsi. Una persona che sa emozionare, in quanto vive ancora pienamente delle emozioni che la pervadono, e che riesce magistralmente a interpretare in passerella, come nella nuova
collezione primavera estate Elisabetta Franchi, complice una completa dedizione al lavoro e un grande pragmatismo. Di conseguenza, la donna che veste è femminile, vuol farsi vedere, presenza che non passa inosservata né ha voglia di stare dietro le quinte, non rinuncia ai tacchi e ha l’imprenditoria nel suo DNA. Una storia piena di fascino e d’ispirazione per tutte quelle donne che vogliono esibire una personalità forte ma femminile, tenace ma al tempo stesso sensibile e romantica, consacrata dalle pagine stampate da Mondadori come anche dalla più recente
collezione autunno inverno Elisabetta Franchi. La vita di Elisabetta Franchi è stata così intensa e significativa nel panorama della moda italiana e internazionale da essere perfino incastonata su pellicola da Real – Time, che ha realizzato il docu-film sulla carriera della stilista.
Vi riportiamo il promo che lo annunciava. A questo link invece potrete trovare il video integrale del documentario "Essere Elisabetta" h
ttps://it.dplay.com/realtime/essere-elisabetta/
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