Indiscutibile oggetto di culto per gli appassionati del vintage, il trench coat deve la sua fama alle icone del cinema di un tempo, dalle dive come Audrey Hepburn al cinema noir cui Humphrey Bogart prestò volto e immagine. Attraversando quasi un secolo di storia, il trench arriva a guadagnarsi la nomea di capo must have nel mondo della moda, tanto che praticamente ogni passerella presenta una variante creativa secondo l’heritage del marchio, da
Michael Kors all’istituzionale
trench coat di Burberry, capo iconico del brand. Consacrato a icona nella storia della moda, è praticamente impossibile non avere un trench nel proprio guardaroba, e nonostante sia il capospalla antipioggia per eccellenza, rimane un capo d’abbigliamento delicato, che necessita di una cura particolare nella sua manutenzione, in particolare nella pulizia. È necessario dunque aver ben
presente come lavare un trench coat firmato Burberry, dando particolare attenzione al tipo di tessuto con cui è stato realizzato e al motivo per cui lo stesso risulta così efficacemente idrorepellente.
Il trench coat Burberry, un’icona da non lavare con acqua
Non è ancora chiaro se la paternità del capo d’abbigliamento sia effettivamente primato da attribuire a Burberry, in quanto sembrerebbe che l’idea originale sia contesta tra Aquascutum e Makintosh. Quest’ultimo, chimico scozzese che ha brevettato il processo di impermeabilizzazione del tessuto secondo deposito registrato del 1823, sembrerebbe anticipare di una manciata di decenni Aquascutum. È nei suoi Headquarter che viene dato il via libera alla produzione di impermeabili che sarebbero stati a corredo delle divise dei soldati di sua Maestà, più precisamente durante l’impegno dell’esercito britannico nella guerra di Crimea. Thomas Burberry fa il suo ingresso nella produzione del particolare capo d’abbigliamento nel 1901, su ordine del Ministero della Guerra inglese, commissione che richiede un capospalla molto specifico: caratteristiche dell’impermeabile d’ordinanza, qualità e funzionalità del cappotto militare. Passa il periodo della Grande Guerra
, arrivano i ruggenti anni Venti: il trench coat inizia ad affollare anche i negozi civili, conquistando fin da subito una vastissima clientela grazie alla sua praticità unita a un costo davvero contenuto per un periodo di crisi come la grande Depressione. Il trench Burberry come lo conosciamo oggi è frutto dell’ingegno creativo di
Christopher Bailey, dal 2001 al comando della direzione artistica del brand, importante innovatore del linguaggio stilistico attraverso cui Burberry ha presentato le sue ultime collezioni. Moody style, moderno, dal piglio giovane ed attento ai trend più in voga del momento con il volto d’eccezione di Cara Delevingne per le ultime campagne, l’acquisto di un trench Burberry regala un’allure d’eleganza british al guardaroba, ma rimane un capo d’abbigliamento che necessita di cura con le dovute precauzioni. Una cosa essenziale da sapere, ben specificata anche sul sito ufficiale Burberry, è che
non bisogna lavare il proprio impermeabile a casa, e nemmeno utilizzare dell’acqua per la pulirlo, nemmeno se si volessero rimuovere dei segni superficiali
. La pulizia andrebbe affidata a un centro professionale di lavaggio a secco, ed ulteriori dettagli si possono evincere dall’etichetta del capo d’abbigliamento, indispensabile per evitare di rovinare un capo di per sé resistente e allo stesso tempo molto delicato.
Come lavare e mantenere come nuovo un impermeabile Burberry
Un modello di
impermeabile Burberry da donna come il car coat, capospalla monopetto ispirato alla tradizione automobilistica, è realizzato in gabardine di cotone mentre la fodera mantiene il tessuto vintage check, feticcio già riportato in auge dal direttore creativo Roberto Menichetti. Il cappotto è
da lavare a secco in un centro specializzato, che sicuramente può anche provvedere ai consigli riguardo il mantenimento del tessuto. Un discorso applicabile anche per
il classico Trench Coat Heritage da donna, per cui Burberry mantiene linea aderente e vita affusolata, traendo le sue ispirazioni dagli archivi del brand. Anche in questo caso la gabardine di cotone incontra la fodera in cotone in tartan, da indossare rigorosamente con la cintura annodata per esaltare la linea svasata, ma assolutamente da portare in un centro lavasecco specializzato qualora si necessitasse di pulire il capospalla. Gli accorgimenti sono validi anche per
il Trench Coat Heritage da Uomo, per cui Burberry mantiene i dettagli del classico impermeabile aggiornandone le proporzioni, in modo da creare una silhouette più moderna, ma mantenendo le La tradizionale gabardine che ben si sposa con capi di sartoria, richiede come tessuto l’intervento di un centro lavasecco specializzato. Per quanto
riguarda i modelli Car Coat Heritage, caratterizzati dal consueto taglio dritto e maniche a giro,
il tessuto gabardine in cotone accostato al tradizionale motivo vintage check richiede l’intervento di un centro specializzato per quanto riguarda il lavaggio, cosa che però non si rende necessaria per i
Car Coat da uomo in versione taffetà: questo capospalla infatti
può essere lavato tranquillamente in lavatrice. Infine, uno dei malintesi più comuni è pensare
che i trench coat Burberry Heritage da uomo e da donna siano impermeabili: i capospalla infatti non hanno subito processo di impermeabilizzazione, quindi
non sono impermeabili e non hanno nemmeno bisogno di essere impermeabilizzati. Il capo tuttavia
è pensato davvero per proteggere dalla pioggia, ed è realizzato in gabardine di cotone idrorepellente. Questo particolare processo relativo al tessuto è stato inventato da Thomas Burberry nel 1879, quindi non si tratta dell’impermeabilizzazione del tessuto ideata qualche decennio prima dal chimico Makintosh. La gabardine intessuta in questo modo è profondamente innovativa, in quanto la sua struttura compatta impedisce all’acqua di filtrare attraverso il tessuto: in questo modo l’impermeabilizzazione non è un processo chimico a posteriori sul tessuto, me è data dal filato stesso, sia prima che dopo la tessitura. La gabardine di cotone nasce nel 1880 e ancora oggi rende il marchio garanzia di qualità ed originalità, grazie a oltre cento fili di tessuto intrecciati per ciascun centimetro che garantiscono una straordinaria compattezza e un lusso rivoluzionario nell’ambito del casual look d’alta gamma. Motivi per cui,
all’acquisto del proprio trench coat Burberry, sarà indispensabile organizzare anche il
mantenimento del capo contattando un centro specializzato, ed evitare tutti quei rimedi fai da te, anche lievi interventi con acqua e spazzole, che potrebbero compromettere l’integrità del tessuto e dell’impermeabile stesso.
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